(Download) "Fra Ideali Umanistici E Realta Postumanistiche: L'immagine Dell'umano in Meduse." by Annali d'Italianistica * eBook PDF Kindle ePub Free
eBook details
- Title: Fra Ideali Umanistici E Realta Postumanistiche: L'immagine Dell'umano in Meduse.
- Author : Annali d'Italianistica
- Release Date : January 01, 2008
- Genre: Language Arts & Disciplines,Books,Professional & Technical,Education,
- Pages : * pages
- Size : 191 KB
Description
Nella ricerca di una definizione della natura umana cosi come si e articolata nell'Oratio de hominis dignitate di Pico della Mirandola, troviamo una filosofia universalistica dell'humanitas che puo sembrare passe dal punto di vista relativistico del postmodernismo. (1) Questa filosofia dominante del tardo Ventesimo secolo ha messo in rilievo la radicale contingenza dell'esperienza umana, sottolineando la falsita di verita universali e l'importanza decisiva dei diversi fattori culturali che costituiscono l'identita umana. Tuttavia, nonostante il rifiuto di riconoscere l'esistenza di verita universali, l'unico punto di riferimento dei dibattiti culturali dell'epoca postmoderna rimane sempre l'essere umano. Alla luce di questa continuita fra l'umanesimo e il postmodernismo, questo saggio si occupera della rappresentazione dell'esperienza umana individuale nel romanzo Meduse di Giancarlo Pastore. L'analisi partira dall'umanesimo di Pico della Mirandola, che teorizza l'humanitas quale capacita di trasformazione e miglioramento dell'essere umano. Torniamo a quest'opera fondatrice appunto per mostrarne la continuita e discontinuita rispetto alle teorie postumanistiche dell'uomo. (2) Il testo di Pastore ribalta precisamente l'idea della possibile trasformazione positiva dell'essere umano teorizzata da Pico, portando l'attenzione verso l'altro dell'antropocentrismo umanistico: l'inesorabile animalita dell'uomo. (3) L'animalita insopprimibile dell'umanita rivela la mancanza di potere del soggetto su se stesso, mostrando la debolezza dell'umanita, ossia quello che chiameremo il soggetto debole. Il romanzo di Giancarlo Pastore offre una prospettiva eccentrica--periferica --su cosa vuol dire essere umani nel mondo contemporaneo. Fin dal titolo ci si accorge che Meduse tratta del mondo animale; ma fino alla fine e anche la storia di un uomo alle prese con la propria identita, cioe il suo sentimento di "disappartenenza al genere umano" (126). Questa esplorazione non pone l'essere umano in opposizione all'animale bensi in relazione stretta con esso fino a spingersi ai limiti di un'umanita intesa come essere puro, radicalmente differenziato sia dagli altri esseri viventi che dal mondo materiale. Cosi l'essere umano diventa nient'altro che un essere fragile e vulnerabile a cio che ne e esterno: sia la comunita umana che il mondo moderno tecnologico con il suo mancato disconoscimento dell'animale. Meduse sviluppa il concetto di un'umanita differenziata ma permeabile, che intende l'alterita umana da una parte come cosa innata o naturale all'essere umano e dall'altra come cosa esterna o culturale. Il protagonista di Meduse, che si sente disumano, deve ritrovare la sua umanita attraverso l'animalita, mostrando che non si e nati umani--lo si diventa. Il processo che porta a trovare la propria umanita deve comprendere l'alterita come precondizione dell'essere umano.